1962

1962

Gli viene commissionata un’opera di considerevole importanza per la chiesa di Santa Barbara a Metanopoli, La Madonna della Speranza che verrà sistemata in loco nel 1966. Vengono allestite personali alla Galleria Gissi di Torino, alla Galleria Zanini di Roma, alla Galleria Macchi di Pisa e alla Galleria Rubio di Buenos Aires. Espone tre opere alla “Mostra dei grandi Premi” allestita a Ca’ Pesaro durante la XXXI Biennale di Venezia. Partecipa con cinque lavori alla mostra “II dopoguerra. La pittura italiana dal ’45 al ’55” presso il Castello Estense di Ferrara. Espone con Birolli, Dobezanski e Morlotti alla Galleria Nord-Sud di Lugano, con Campigli e Soldati alla Galleria Bergamini di Milano e con Birolli, Guttuso e Morlotti alla Galleria Annunciata di Milano. Per l’editore Cappelli di Bologna illustra le “Odi” di Orazio e per l’editore Scheiwiller “El noster Dom ” di E. De Marchi. Riapre lo studio di Gropparello. Dalle opere di questo periodo risulterà un nuovo realismo poetico e personale: girasoli, galli, fiori, melograni, bufere saranno i temi delle nuove opere.

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