1952

1952

Partecipa alla XXVI Biennale di Venezia e vince, ex aequo con Bruno Saetti, il Gran Premio della Pittura Italiana. Nella sala personale dedicatagli espone venti lavori, molti dei quali già appartenenti a imporranti collezioni private. Lamberto Vitali scrive nella presentazione: …raggiunge la creazione di un suo tipo…segno di una pittura che ha superato la fase delle esperienze e si avvia alla maturità…”. Il Ministero della Pubblica Istruzione acquista II limone per la Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma, mentre il Museo d’arte Moderna di San Paolo del Brasile compra Natura morta rosa. Scemano i tentativi della gallerista newyorkese Caterine Viviano di inserire l’artista nella sua equipe in quanto Cassinari preferisce non precludersi i contatti con il mercato nazionale ed europeo.

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